PREMIO COMEL VANNA MIGLIORIN 20-21

I finalisti di Legami in alluminio: Paolo Pompei

È scultore, pittore materico e fotografo. Nasce a Pietrarubbia nel Montefeltro e questo influenza fortemente non solo la sua carriera ma anche il modo stesso di vivere la scultura. La sua curiosità sui materiali lo porta prima a sperimentare la ceramica sotto la guida di Orazio Bindelli e poi i metalli seguendo un corso al centro T.A.M. (Trattamento Artistico dei Metalli) a Pietrarubbia, diretto da Arnaldo Pomodoro.

Dopo i primi passi nel figurativo, dai primi anni ’80 i suoi lavori diventano astratti, informali, minimali geometrici e primitivi materici. Sperimentando sempre nuovi materiali (metalli, pietra, ceramica, plastiche), è alla continua ricerca di equilibrio e armonia delle forme. Le sue opere diventano oggetti atemporali, vere e proprie presenze totemiche che entrano in diretto contatto con l’osservatore invitandolo a riflettere e a porsi domande.
Negli anni partecipa a diversi concorsi artistici, espone in circa centro esposizioni tra personali e collettive, tiene corsi sulle tecniche di fusione dei metalli e partecipa a simposi di scultura Internazionali: nel nord della Russia, in Ucraina, India, Germania, Ungheria, Austria, Slovacchia, Finlandia e in diverse parti di Italia. Dal 2012 insegna come docente di scultura al centro T.A.M. e tiene corsi di scultura sensoriale. Molti dei suoi lavori fanno parte di collezioni pubbliche.

La sua opera “Globalizzazione” (fusione di alluminio) è tra le 13 opere finaliste dell’ottava edizione del Premio COMEL “Legami in Alluminio”.

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