Dal 7 al 28 ottobre 2017

PREMIO COMEL VANNA MIGLIORIN

Sinuosità dell’Alluminio

IL TEMA DI QUESTA EDIZIONE

Tra le proprietà dell’alluminio la plasticità è una vera e propria celebrazione della libertà artistica, un richiamo alla creatività e alla modificabilità che le mani creative amano vivere pienamente. In questo concetto rientrano pienamente le qualità della malleabilità e duttilità del metallo, che consentono strutture ricche ed espressive. In particolare vogliamo soffermarci sulla sinuosità dell’alluminio, intesa come eleganza e morbidezza della lavorazione, sia sul piano bidimensionale sia su quello tridimensionale.

La sinuosità presuppone giochi curvi e sensuali, movimenti che si mobilitano nello spazio aereo o che si espandono sul piano. Un sentiero, un fiume, un profilo, persino un ragionamento può essere sinuoso e avviluppare l’attenzione nel suo percorso come una musica.

Non a caso il poeta Àngel Gonzàles, nella poesia “Sono Bartók di tutto”, parla di “viole sinuose”. Quando il tratto segue un andamento ammaliatore diviene come musica. E ci piace immaginare che dietro l’opera dell’artista possa esserci una musica totalizzante come quella di Béla Bartók o che sia possibile ricevere un effetto emozionale simile.

Flessuosità, svolta, giravolta, tornante, serpeggiamento, meandro, ansa: queste le possibilità a cui il metallo si presta, per essere sinuoso e condurci sulle vie dell’arte.

LA GIURIA

GIORGIO AGNISOLA
Critico d’arte e saggista
Presidente di Giuria

Critico d’arte e scrittore, è professore di arte sacra presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. È condirettore della Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia. Collabora da molti anni alle pagine culturali del quotidiano “Avvenire” e in particolare alla pagina “Arte”. Ha operato a lungo come consulente d’arte moderna e contemporanea presso i Paesi francofoni d’Europa. Ha scritto numerosi libri. Tra gli ultimi: Viaggio nell’opera, vedere e sentire l’arte, Moretti & Vitali 2005, La pietra e l’angelo, Guida 2007, L’oltranza dello sguardo, in Friedrich, Monet, Cézanne, Il pozzo di Giacobbe 2010, L’avvertimento dell’oltre in Morandi, Rothko e Manzù, Il pozzo di Giacobbe 2015, Itinerari dell’anima, Guida 2016. È membro dell’Associazione Internazionale Critici d’Arte. Ha curato mostre di rilievo internazionale; tra le ultime: “Magnelli, opere 1915-1970”, 2013, “Burri, unico e multiplo”, 2014, entrambe presso la Pinacoteca Comunale di Gaeta.

ALFREDO LA MALFA
Docente e saggista.

Curatore e presidente della Fondazione “La Verde La Malfa”, Presidente della Fondazione “Casa della divina bellezza”, Forza d’Agrò, Messina.
Nato a Catania nel 1962, è stato docente di Filosofia e Storia nei licei. Dal 2012 è Presidente della Fondazione “La Verde La Malfa – Parco dell’Arte”, San Giovanni La Punta (CT), in cui ha ideato la Stanza della memoria e la Stanza della Pace, in cui vi sono mostre permanenti di Lawrence Carroll, Angelo Casciello, Emily Joe, Fabio Mauri, Lolita Timofeeva, Cristina Treppo. Presso la stessa fondazione, nel 2015, ha creato una sezione permanente di abiti d’epoca. Dal 2014 è anche Presidente della Fondazione “Casa della Divina Bellezza”, Forza D’Agrò (ME), un’istituzione da lui ideata e fondata per indagare sul rapporto tra arte e fede. Dal 2013 dirige mostre d’arte internazionali presso le due Fondazioni.

MARCO NOCCA
Storico dell’arte, docente

Nato a Velletri nel 1961, è Professore di Storia dell’Arte Antica e Museografia presso l’Accademia di Belle Arti di Roma dal 2008. Ha insegnato in precedenza presso le Accademie di Brera, Milano (1995-1997) e Napoli (1997-2008), curando qui il riallestimento della Gipsoteca (2007). Per i Musei Vaticani ha diretto la ricomposizione del Museo di Propaganda Fide a Roma, nel palazzo borrominiano di piazza di Spagna (2010). Si è occupato, in monografie e articoli scientifici, dei rapporti con l’Antico di Rinascimento e Neoclassicismo (in particolare di Antonio Canova), e di storia del collezionismo, curando numerose mostre (tra le quali, la collezione Borgia, Napoli, Museo Nazionale Archeologico, 2001).

LOREDANA REA
Storico dell’arte, saggista

Direttore Fondazione “Umberto Mastroianni” di Arpino, Docente presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone.
Storico e critico d’arte, è docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone. È direttore della Fondazione “Umberto Mastroianni” di Arpino. È stato direttore dell’Archivio e del Centro di Documentazione del Libro d’Artista di Cassino e del Centro di Ricerca di Arti Visive Fuori Centro di Roma. Dal 2006 al 2014 è stata curatrice di TraCarte, rassegna biennale di Opere in Carta per la Fondazione “Banca del Monte” di Foggia; per la stessa fondazione è stata consulente per l’Arte Contemporanea. Collabora con riviste specializzate e giornali. Ha pubblicato saggi, testi critici, cataloghi e libri. Ha partecipato a convegni, tenuto seminari e conferenze e curato esposizioni per musei e gallerie pubbliche e private, in Italia e all’estero.

MARIA GABRIELLA MAZZOLA
Manager del settore alluminio

Alla guida della Società CO.ME.L. con i fratelli Adriano e Luisa, affianca la preparazione tecnico-aziendale a doti di organizzazione e coordinamento, apportando all’azienda nuove linee guida come l’attenzione alla comunicazione, all’innovazione e al marketing. Sostiene da sempre, personalmente e con l’azienda, attività in favore del territorio: mostre d’arte, pubblicazioni, rassegne arti visive, festival di cortometraggi e protezione animali. Nel dicembre del 2012 Maria Gabriella riceve dalla “Associazione Culturale Nuova Immagine Latina” un riconoscimento per meriti imprenditoriali. Nel dicembre del 2012 Maria Gabriella riceve dalla “Associazione Culturale Nuova Immagine Latina” un riconoscimento per meriti imprenditoriali. E’ presidente della “Associazione Culturale VANNA MIGLIORIN” che promuove e diffonde presso il pubblico le attività e le opere intellettuali ed artistiche contemporanee, in ogni loro forma ed espressione.

I 13 FINALISTI

EMILIO ALBERTI
Tempesta, Onda (2015)

DANIELA BELLOFIORE
In To Th’Europa (2017)

LELE DE BONIS
Sigmung (2016)

SHEILA DE PAOLI
Abbraccio / Hug (2017)

COSIMO FIGLIUOLO
Terremoto (2017)

LORENZO GALLIGANI
Acqua (2017)

ROSARIA IAZZETTA
Senza Titolo (2016)

GEORGE KING
Holding Pattern (2016)

DARKO KUZMANOVICH
One Day And One Night (2017)

EWA MATYJA
Ewa Matyja – Aluminium (2017)

ELISABETTA ONORATI
Se fossi te… (2017)

FRANCO POLITANO
Esercito Di Latta (2012)

SILVIA SBARDELLA
Essere Linea Di Luce (2017)

Il vincitore

VERBALE DELLA GIURIA
PREMIO COMEL VANNA MIGLIORIN 2017

Il giorno 16 ottobre 2017, alle ore 17, presso lo spazio Comel di Latina, si è riunita la commissione giudicatrice della sesta edizione del premio COMEL Vanna Migliorin Arte Contemporanea. Sono presenti: Maria Gabriella Mazzola, Alfredo La Malfa, Marco Nocca, Loredana Rea, Giorgio Agnisola, presidente di giuria. Dopo un saluto preliminare da parte di Maria Gabriella Mazzola, curatrice del premio, la quale ringrazia i giurati della loro presenza e ricorda le motivazioni e le caratteristiche dell’iniziativa, il presidente invita i giurati a compiere singolarmente una ricognizione delle tredici opere finaliste e presenti nella galleria, formulando una rosa di tre nomi in ordine di merito più una riserva. Successivamente riunitisi, i membri della giuria stabiliscono di redigere una classifica sulla scorta delle preferenze espresse, accompagnando le stesse con circostanziati giudizi critici.

Infine, dopo una serena valutazione dei risultati conseguiti e dopo un altrettanto serena discussione, la Giuria decide di assegnare il Premio COMEL Vanna Migliorin 2017 all’opera: “Senza titolo“, (2016), di Rosaria Iazzetta con la seguente motivazione:

“L’opera si impone per il suo assetto fortemente allusivo di una natura antropomorfa e per la sua specifica e suggestiva lavorazione del metallo, modellato e saldato con grande perizia, fino a realizzare una forma originale e umanizzata in senso drammatico e avveniristico.“

La Giuria decide, inoltre, di segnalare tre opere con una menzione speciale.

Precisamente:

Sigmund“, (2016), di Lele De Bonis, con la seguente motivazione:

“L’idea del frammento come parte di un tutto organico e geometrizzato, caratterizza l’opera di Lele De Bonis, in cui il frammento di un suggestivo cubo in metallo, ad esso posto di fianco, viene esibito come alterazione e perdita di un preciso equilibrio formale e psichico, ma anche come principio di una nuova libertà spirituale ed espressiva.“

“Acqua“, (2017), di Lorenzo Galligani, con la seguente motivazione:

“Lorenzo Galligani, con un pregevole utilizzo del metallo fuso, recupera la suggestione della scultura classica all’interno di un contesto fortemente allusivo in chiave concettuale. L’opera presenta infatti una singolare tensione segnaletica, alludendo forse ad un rispecchiamento psicologico, espresso simbolicamente in uno spazio naturalistico.“

“Holding Pattern“, (2016), di George King, con la seguente motivazione:

“L’opera di George King, un oggetto sospeso e capace di oscillare catturando luce e vento con sorprendenti effetti visivi, è un’installazione abilmente realizzata mediante l’assemblaggio di identiche sagome elementari in alluminio che evocano, nell’insieme, una sorta di rotore capace di penetrare lo spazio con suadente leggerezza.“

Il riconoscimento del Pubblico va a Emilio Alberti per l’opera “Onda”.

La giuria, rivolgendo agli organizzatori i più sinceri complimenti, preso atto della qualità del premio e delle opere presentate alla presente edizione, formula i più sinceri auguri per le edizioni a venire.

PHOTO GALLERY

Spazio Allestito

Inaugurazione, 7 ottobre 2017 con la partecipazione straordinaria dei Maestri Lucia Dorelli (violino) e Fabrizio Dell’Anna (violoncello).

Premiazione Premio della Giuria e del Pubblico, 28 ottobre 2017 con la partecipazione straordinaria dei Maestri Claudio Merico (violino) e Riccardo Garcia Rubi (chitarra)

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