I FINALISTI DEL PREMIO COMEL 2012

Alessio Marchegiani

Latina – ITALIA

I FINALISTI DEL PREMIO COMEL 2012

Alessio Marchegiani

Latina - ITALIA
CENNI BIOGRAFICI

Nato a Latina nel 1980, si è diplomato presso il Liceo Artistico della sua città per poi frequentare l'Accademia di Belle Arti P.Vannucci di Perugia dove si è laureato nella sezione di scultura. Tra i materiali che predilige ci sono i metalli che assembla, taglia, salda e plasma secondo la sua creatività per creare figure, spesso antropomorfe, che dialogano direttamente con l’osservatore, offrendogli spunti che dalla materia portano al piano delle idee. Ha esposto in varie personali e collettive tra Latina e Perugia.

OPERA IN CONCORSO

GUERRIERO CUSTODE (2012)

SCULTURA - lamiera d'alluminio tagliata e assemblata
cm 170 x 200 x 80

Dai miceneo Akero al greco Hermes, dal Quetzalcoatl maya al Karabu mesopotamico, dal Fravashi persiano al Piasa dei nativi americani, dal Tangata Manu dell'isola di Pasqua all'Àngelos ebraico-cristiano, la figura dell'uomo-uccello, angelo o demone, custode dei defunti o inviato degli dei, sempre e comunque sospeso tra uomo ed animale, terreno e divino, vita e morte, rappresenta un mito trasversale, capace di valicare nel tempo e nello spazio le civiltà più lontane, senza, tutto sommato, sostanziali differenze. Il 'Guerriero custode' di Alessio Marchegiani si inserisce nel solco di una mitologia millenaria, andando a ripescare una figura ibrida, soprannaturale, che attinge ad un immaginario universale prima che collettivo. Alessio aveva già sperimentato lo stesso tema con il ferro ma stavolta sceglie l'alluminio, mettendone in luce le differenti possibilità estetico-espressive: estremamente duttile e

leggero, l'alluminio ben si presta alla texture articolata con la quale l'artista ha realizzato le grandi ali del suo Guerriero custode. Con un lavoro da cesellatore, piuma dopo piuma, Alessio ha minuziosamente intagliato le tessere argentee che però, nell'insieme, hanno formato una vera e propria corazza: più che assecondare il volo, le ali sembrano un'armatura metallica, il carapace di una testuggine, l'esoscheletro di un drago. Ripiegato, rannicchiato come un animale ferito, il Guerriero custode è un combattente silenzioso, chiuso in un severo, profondo raccoglimento, in solitaria attesa di qualcosa che non ci è dato di comprendere. Ben consapevole del suo ruolo, non rinuncia alla dignità ed alla fierezza di chi è stato investito dall'alto, sebbene Alessio ce ne presenti un aspetto inconsueto, di lievissima esitazione. Tuttavia, non è l'indugio del pavido quanto la riflessione dell'eroe, còlto in un momento di profonda meditazione. Che farà? Cosa sceglierà? La vita terrena o celeste? Cedere o resistere? Volare o restare a terra? L'eterno dubbio tra destinazione e compimento diventa nostalgia, malinconica tristezza, da cui dare inizio ad un itinerario esistenziale, lacerante ma necessario, che porterà alla scelta finale.

RICONOSCIMENTI

FINALISTA PREMIO COMEL 2012