VINCITORE DEL PREMIO COMEL 2013

Dressed to Kill di Tony Charles

Spazio COMEL Arte Contemporanea
Dal 7 giugno al 22 giugno 2014
A cura di Dafne Crocella

L’artista inglese Tony Charles torna in Italia per esporre presso la galleria d’arte contemporanea Spazio Comel di Latina. Proprio in questa sede un anno fa era stato il vincitore del Premio internazionale per l’arte contemporanea Comel “Vanna Migliorin” grazie all’opera “Fettled Sign”. Ora, dopo altre importanti mostre in Italia, tra cui una collettiva alla Biennale di Venezia, torna con la mostra Dressed To Kill, un autentico omaggio allo stile italiano attraverso opere davvero peculiari. Charles infatti presenta dei quadri di grande formato caratterizzati da oggetti industriali di metallo che sono stati levigati o smerigliati con l’intento di ricavare movimento e bellezza. Una sfida difficile visto che i supporti sono generalmente considerati soltanto pezzi di lavorazione industriale. La scelta artistica, così originale, è dovuta al suo background.

Dressed to kill

Vive infatti nella città di Middlesbrough, esempio di rivoluzione urbana e industriale e luogo da cui ha tratto sia esperienza lavorativa sia l’ispirazione artistica, passando dal lavoro in fabbrica agli studi d’arte e al lavoro presso la galleria d’arte Platform A. E’ un conoscitore esperto dei metalli e dei processi di lavorazione industriale, il suo punto di partenza è la perfezione del supporto, la superficie levigata che diviene forma geometrica pura, fino a ricavarne un colore argenteo lucido e uniforme.
La sua azione artistica inizia con l’alterazione dello stato di regolarità, per questo il supporto metallico viene graffiato, cancellato.
“Questi oggetti dipinti che sono stati industrialmente riportati al loro stato di metallo, sono la presentazione di un processo industriale e anche di un linguaggio visivo astratto. L’incisione della vernice e la cancellazione dell’immagine con una smerigliatrice, implica un’azione deliberata che scopre tensioni e divisioni tra lo scopo pratico e le decisioni estetiche.” (Andrew McKeown)
Il grande formato in particolare coinvolge l’osservatore attraverso il rispecchiamento.

Fettled sign

Le opere in mostra sono rappresentative della messa a nudo dell’oggetto d’arte, che può essere sia ‘vestito’ sia ‘denudato’ allo stesso tempo.

Afferma Tony Charles: “Il processo industriale che uso prende il nome di smerigliatura. Viene usato per ripulire superfici in acciaio o altri metalli. Spesso usato per eliminare saldature o la ruggine dall’acciaio. Altri termini che indicano questo processo di pulizia sono raschiatura o levigatura.”

Il titolo della mostra ‘Dressed to Kill’ gioca verbalmente con la lingua inglese alludendo all’eleganza nel vestire (e in questo senso è un omaggio allo stile degli italiani, riconoscibile ovunque nel mondo), la frase idiomatica è infatti usata per dire “vestito elegantemente”, tipico per fare colpo su qualcuno e non ha nessun riferimento al verbo uccidere (e a titoli di film omonimi di genere thriller o simili). Allo stesso tempo riprende l’assonanza con i termini tecnici che caratterizzano il tipo di lavorazione sull’oggetto industriale per ottenerne l’opera attraverso un ponderato studio estetico. Potremmo dire che si toglie alla materia per aggiungere senso estetico.

Ecco spiegato anche il nome di alcune delle opere in mostra “Formally Dressed”, “Informally Dressed”, “Fettled Form”, e “Fettled Sign”.

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